Alla domanda che cosa
ti ha colpito di più,
non posso non
rispondere: tutto! E nel
rivedere nelle foto quei
luoghi, confermo la
risposta. Ogni luogo ti
invita alla meditazione
e alla preghiera. In
tutti i luoghi dove Gesù
è stato preannunciato,
dove è nato, dove è
morto e dove è stato
seppellito, scorrendo le
giornate, i luoghi di
Nazareth, Betlemme,
Gerusalemme. La Basilica
dell'Annunciazione con
la sua imponenza ed il
suo significato e la
casa di Giuseppe mi
hanno molto emozionato;
la grotta della Natività
era veramente ricca di
commozione; il Calvario
ed il Sepolcro una
storia di fede infinita.
Io lì con i miei
compagni di viaggio,il
Vescovo, don Serafino e
Padre Cristian a
guidarci ed il Signore
Gesù con i suoi segni ad
emozionarci. In Terra
Santa non vivi l'umano
ma vivi il Divino, vivi
la forza ed il calore
del Vangelo, vivi la
Storia della Bibbia. In
Terra Santa vedi tutto
diversamente; anche lo
stesso San Pietro non lo
vivi con la barca, lo
vivi nella barca, nei
pianti, nel tradimento,
nelle parole dette a
Gesù. Il luogo Santo
dell'Ascensione ti vede
lì, presente, ci sei di
sopra! L'orto del
Getsemani ci cammini
dentro! Il Cenacolo ti
appare freddo e lugubre
ma tu sai che lì Gesù ha
istituito l'Eucarestia,
ha cenato con i dodici
apostoli, vedi Giuda che
scappa da lì per
tradirlo. Nel Cenacolo i
discepoli si nascondono
dopo la morte di Gesù,
ma qui sono avvertiti
della Resurrezione e
Gesù stesso appare a
loro. E' tutto
bellissimo. La prigione
in San Pietro in
Gallicano, altro luogo
di forte emozione ti
accompagna verso la Via
Crucis in quella
spettacolare via
Dolorosa affollatissima
di gente di tutte le
razze e religioni,
affollata di mercanti,
di auto, un saliscendi
emozionante che ti porta
sul Calvario sotto la
Croce di Gesù.
Gerusalemme in fondo è
una bellissima Babele,
sotto molti aspetti
affascinante, dal punto
di vista della Fede
molto toccante, anche se
devi convivere con tutte
le religioni. Betlemme è
dolce nella sua
Natività, sereno il
campo dei pastori,
coinvolgente il luogo
della Nascita e
caratteristico il luogo
della mangiatoia dove i
nostri sacerdoti hanno
celebrato una delle
Messe quotidiane alle
4.30 del mattino. La
Basilica della Natività
è detenuta dagli
Ortodossi, soltanto
pochi luoghi dentro di
essa sono sotto la
Custodia Francescana.
Alle quattro entriamo in
Basilica accompagnati
per le vie di Betlemme
dal canto del minareto.
L'emozione è alle stelle
come è stellato il cielo
dove duemila anni fa una
stella cometa brillò per
annunciare la nascita
del Salvatore. Il cuore
qui batte forte, lo
senti; il canto notturno
"Tu scendi dalle stelle"
lo fa battere ancora di
più! Qui è nata la
nostra speranza. Una
sosta in meditazione
nella grotta di Betlemme
ti fa rivedere tutti i
luoghi della vita di
Gesù. La sua pace ti
porta nella pace del
lago di Tiberiade un
lago Santo che ti fa
vivere il divino come i
luoghi Santi di Assisi.
Il Silenzio e la
bellezza ti accolgono;
non fai in tempo a
svegliarti da un sogno
che ti trovi nel luogo
delle Beatitudini o del
discorso della montagna.
Vedi Gesù, i discepoli,
il silenzio dei luoghi e
la folla che ascolta il
Maestro. Poco più in là
Cafarnao dove Gesù
predicava ai discepoli
lungo la riva del lago.
Noi lì sul lago a
celebrare la Santa Messa
con il cuore rivolto
alla preghiera e gli
occhi allo spettacolo
che ti offre il lago
santo. Poco distante il
luogo della
moltiplicazione dei pani
e del primato di Pietro.
Che fascino, che
bellezza, che serenità;
una pace che vivi nel
pomeriggio sul battello
come gli Apostoli, con
un Gesù che sembra lì
con noi a meditare. Il
battello ad un certo
punto si ferma in mezzo
al lago e tu sei tra la
Galilea e la Giordania,
nel mare di Galilea, in
mezzo alle reti vuote
che si fanno piene; vedi
Gesù che cammina sulle
acque e Pietro che vi
affonda dentro. Sullo
sfondo Tiberiade che
sembra quasi gioire di
tanta storia santa.
Potrebbe bastare tutto
questo ed invece ti
ritrovi a rinnovare le
promesse matrimoniali in
quel di Cana, le
promesse Battesimali
lungo il fiume Giordano,
a vedere estasiato il
deserto di Giuda, ti
immergi nei quaranta
giorni passati nel
deserto da Gesù, ammiri
lo strapiombo dove il
diavolo lo tentò, altro
luogo paesaggistico
eccezionale. Ti
accompagna in questo
viaggio la festosità
della gente del luogo, i
commercianti che ti
vendono di tutto, gli
ambulanti che ti
inseguono fin sopra il
pullmann. Qui tutto è
straordinario e
affascinante. A Gerico i
bambini della scuola ci
accolgono a braccia
aperte, il sicomoro di
Zaccheo ci fa vedere
Gesù che visita la
nostra casa. Il nostro
pullman corre per le
strade di Gesù con
Giacobbe l'autista che
ci sorprende per la
guida spericolata e per
le sue capacità
imprenditoriali. Ci
guida dovunque dai
ristoranti, ai bar, ai
negozi; ci vende di
tutto DVD e libri sacri
anche acqua fresca. Qui
sono tutti organizzati
per accoglierti ed è
tutto coreografico e
molto bello. Giacobbe
corre con il suo pullman
e noi ci ritroviamo sul
Monte Tabor fino a ieri
solo un sogno. Ora sei
lì, un posto divino dove
Pietro vide Gesù
Trasfigurarsi assieme a
Mosè ed Elia. Dalle
pagine del Vangelo e dal
libretto domenicale si
passa ad una bella
realtà. La notte e il
cielo ricco di stelle ci
accompagnano verso
Nazareth prima e
Betlemme dopo. Siamo
arrivati in Terra Santa
accolti da Maria sul
Monte Carmelo che domina
la bellissima Haifa e da
Maria nella Basilica
dell'Annunciazione di
Nazareth. Ripartiamo
dopo aver visitato come
la Madonna i luoghi di
Elisabetta e Zaccaria,
del Magnificat e del
Benedictus. Un breve
commento: "affascinante
e commovente nella
bellezza dei luoghi
ameni e nel significato
di Maria e di Elisabetta
che qui hanno messo in
pratica la volontà di
Dio". Ci si avvia
all'aeroporto non prima
di essere passati da
Emmaus per rivivere Gesù
che spezza il pane ed è
riconosciuto dai
discepoli dopo aver
scritto la storia
dell'umanità e della
nostra salvezza. I
luoghi di Gesù restano
nei nostri cuori oltre
che nelle tante foto.
Gesù da Nazareth, a
Betlemme, a Gerusalemme,
nascituro, bambino,
agonizzante e poi
risorto, un Gesù che
rivediamo con gli occhi
lucidi. Ed il miracolo
doveva accadere; prima
di partire gli
organizzatori ci
invitano a visitare
l'Orfanatrofio della
Crèche a pochi passi dal
muro di Betlemme. Qui ci
accoglie suor Maria e i
50 bambini
dell'Orfanatrofio,
piccole creature
abbandonate, scampate
alla guerra e alla fame,
lasciate lì anche da
mamme disperate per
averli concepiti in
relazioni extraconiugali
a volte sotto violenza e
incesti. Vediamo
miracolosamente Gesù in
tutti questi bambini, lo
immaginiamo nelle loro
mamme che non sappiamo
se sono vive o già
trucidate dai loro
stessi familiari. E suor
Maria e le volontarie ci
ispirano la Santità con
la loro pazienza e
dedizione. Come non dire
alla fine "arrivederci
Terra Santa" qui si
ritorna per rivivere il
"Mistero", qui si
ritorna per ringraziare
il Signore per tutto ciò
che ci ha donato.
Giampiero
Scarpino
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