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SANT'AGOSTINO D'IPPONA 354-430 Tardi t'amai (confessioni X,27.38)
Tardi t'amai, bellezza infinita,tardi t'amai, tardi t'amai,bellezza così antica e così nuova.
1. Eppure, Signore,tu eri dentro me,ma io ero fuori;deforme com'ero,guardavo la bellezza del tuo creato.
Tardi t'amai, bellezza infinita,tardi t'amai, tardi t'amai,bellezza così antica e così nuova.
2. Eri con me,e invece io, Signore,non ero con Te;le tue creature mi tenevano lontano,lontano da Te.
Tardi t'amai, bellezza infinita,tardi t'amai, tardi t'amai,bellezza così antica e così nuova.
3. Tu mi chiamasti,e la Tua vocesquarciò la mia sordità;Tu balenasti e fu dissipata la mia cecità.
Tardi t'amai, bellezza infinita,tardi t'amai, tardi t'amai,bellezza così antica e così nuova.
4. Tu esalasti il dolce Tuo profumo ed ho fame e sete di Te; mi hai toccato:ecco ora io anelo alla Tua pace.
Tardi t'amai, bellezza infinita,tardi t'amai, tardi t'amai,bellezza così antica e così nuova.
S.Agostino e S.Monica nel pensiero di Benedetto XVI Angelus del 27 agosto 2006
"Tutta l'esistenza di Agostino fu un’appassionata ricerca della verità. Alla fine, non senza un lungo tormento interiore, scoprì in Cristo il senso ultimo e pieno della propria vita e dell’intera storia umana.
Nell’adolescenza, attratto dalla bellezza terrena, "si gettò" su di essa – come egli stesso confida (cfr Confessioni 10,27-38) – in maniera egoistica e possessiva, con comportamenti che crearono non poco dolore alla sua pia madre. Ma attraverso un percorso faticoso, grazie anche alle preghiere di lei, Agostino si aprì sempre più alla pienezza della verità e dell’amore.
Egli rimarrà così modello del cammino verso Dio, suprema Verità e sommo Bene. "Tardi ti ho amato – egli scrive nel noto libro delle Confessioni –, bellezza tanto antica e tanto nuova, tardi ti ho amato. Ecco: tu stavi dentro di me e io ero fuori e là ti cercavo ... Eri con me e io non ero con te … Mi hai chiamato, hai gridato, hai infranto la mia sordità. Mi hai abbagliato, mi hai folgorato, e hai finalmente guarito la mia cecità"..
Ottenga sant’Agostino il dono di un sincero e profondo incontro con Cristo a tutti quei giovani che, assetati di felicità, la cercano percorrendo sentieri sbagliati e si perdono in vicoli ciechi.