CHIESA PARROCCHIALE SAN PANCRAZIO O CHIESA MATRICE
La chiesa Parrocchiale di San Pancrazio Vescovo, comunemente chiamata Chiesa Matrice, è di incerta fondazione. Nella visita ad limina di Mons. Montorio del 1595 sì legge che fu voluta dall'Università di Sambiase. Un cronista narra che nel 1769 fosse ancora incompiuta. Originariamente era intitolata a Santa Maria delle Grazie. Attualmente si presenta con un impianto a croce latina, suddivisa in tre navate, da pilastri cruciformi e archi a tutto sesto. Il transetto nell'intersezione individua in basso il presbiterio. Le navate laterali, originariamente dedicate al Sacramento e alla Vergine delle Grazie, sono sormontate da volte a crociera che delimitano altrettanti altari laterali, con figure di Santi, e sul fondo terminano con una cappella, rispettivamente dedicata al Sacro Cuore e alla Vergine delle Grazie. La navata centrale, dedicata a San Pancrazio, è sormontata da una volta a botte, finemente decorata e impreziosita da tele raffiguranti episodi della vita di Gesù. Il transetto è coperto da una cupola ottogonale sorretta da un alto tamburo anch'esso ottagonale. Sul tamburo, le virtù cardinali, e alla base i quattro evangelisti. Al centro della cupola, la SS. Trinità. I bracci del transetto presentano una copertura con calotta semisferica finemente decorata. L'altare è in marmo e alle sue spalle vi è un profondo abside quadrangolare, anch'esso sormontato da volta a botte.Al suo interno sono presenti seggi lignei, in avanzato stato di degrado e pregevoli tele. Il portale d'ingresso è sormontato da una cantoria lignea, in cui è presente un organo ottocentesco. La facciata è sobria, intonacata a modo di bugnato. É suddivisa in due ordini da una trabeazione poco accennata da cui si erge il corpo della navata centrale, sormontato da un timpano triangolare. I dipinti e gli affreschi della Chiesa Matrice sono da attribuirsi al Fiore (Eduardo e Felice), al Pallone, al Colelli e tradizione popolare vuole che uno dei quattro evangelisti sia da attribuire al Mattia Preti.