ITINERARI da LAMEZIA TERME
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SANTUARIO SANT'ANTONIO: la chiesa officiata dai frati minori Cappuccini, ha annesso il Convento costruito dopo il terremoto del 1638. Inizialmente ad una sola navata, conserva all'interno, sopra l'altare maggiore una grande tela con la Madonna degli Angeli, San Francesco d'Assisi e Papa Innocenzo III. La chiesa è denominata Santa Maria degli Angeli, in seguito vi fu costruita una navata progettata come cappella, dedicata a Sant'Antonio da Padova. Di notevole valore è il quadro divino di Sant'Antonio datato 1664, opera del pittore Giacomo Stefanone. Nella navata dedicata a Sant'Antonio vi è un dipinto di Andrea Cefaly raffigurante la Madonna Immacolata.
SANTUARIO DELLA MADONNA DEL SOCCORSO o della MADONNA DEL MANGANELLO: la devozione alla Madonna sotto questo titolo, trae origine da una antica lauda popolare che parla del ritrovamento in contrada Magolà di un quadro della Madonna lasciato dai francesi in epoca assai remota, e collocato in una iona. La chiesa della Madonna del Soccorso, fu costruita nel 1740, all'interno vi è una bella statua lignea della Madonna che ha in braccio il Bambino e, tenendo legato il demonio, protegge una bimba che si aggrappa alla sua veste.All'interno sovrasta la navata centrale una bvellissima copia del Crocefisso di san Damiano,il crocefisso che parlò a san Francesco. Dalla scalinata della Chiesa si può ammirare tutta la piana di Lamezia Terme,San Teodoro,il mare,le serre,le Isole Eolie nelle giornate più limpide ed ogni sera bellissimi tramonti sul mare.
SANTUARIO DELLA MADONNA DELLA SPINA località BELLA: la tradizione vuole che un contadino, andando nel bosco a fare legna, ebbe la visione di una "donna bellissima" che lo invitava a roncare lo spineto che si conserva ancora appoggiato al muro della chiesa della Spina. Eseguito l'ordine, l'uomo vide comparire un dipinto parietale che raffigurava una Madonna con Bambino. Avendo fatto quanto richiesto, la signora gli fece dono di una moneta d'oro con la quale per più settimane provvide alle necessità della famiglia. In seguito all'evento miracoloso in quel sito si costruì una chiesetta, intitolata a Santa Maria detta la Bella;
CHIESA DI SANTA MARIA MAGGIORE (detta di San Francesco): l'antico monastero dei Frati Minori riformati dedicato a San Francesco fu fondato nel 1240. Distrutto dal terremoto del 1638 venne poi ricostruito per volere dei Principi d'Aquino. La chiesa è a due navate, con la Cappella del Santissimo nella navata laterale. Il soffitto è a volte a botte. L'asse della volta è arricchito da due affreschi riferiti ad episodi della vita di San Francesco. L'Abside è sormontato da una cupola a tutto sesto. Il prospetto dell'altare maggiore, reca al centro un tempietto e quattro colonne corinzie che delineano cinque nicchie occupate lateralmente dalle statue di due angeli, dalla statua di Santa Chiara e Santa Rosa da Viterbo che fanno corona alla statua della Madonna Assunta o Madonna degli Angeli al centro. Nel punto più alto dell'altare maggiore è collocato lo stemma dell'Ordine Francescano, sormontato da una croce. Oltre alla chiesa parrocchiale vi è una cappella dedicata a San Nicola, nel rione Calia un rione molto suggestivo da dve partono le escursioni per Platania e Panetti con magnifici paesaggi e stupende cascate.
CHIESA DI SAN DOMENICO: conserva numerosi affreschi ed il quadro di SAN DOMENICO, che ha una cornice barocca ad intaglio dorata del 1647. Vi è inoltre un ostensorio in argento fuso e sbalzato, databile alla prima metà dell'Ottocento. Di notevole pregio è l'organo del Settecento, in legno con decorazione dorata. Di pregevole fattura, tra la prima e la seconda arcata, si può ammirare la Grotta della Madonna di Lourdes mentre di fronte vi è un altarino dedicato al SS.Ecce Homo con una statua molto suggestiva e toccante.Molto bella la facciata della Chiesa che fa da cornice all'omonima piazza molto frequentata dai Nicastresi.
CHIESA DELLA VETERANA O MADONNA DELLE CUCCHIARELLE: la fondazione della chiesa è legata ad un'antica leggenda, secondo la quale la Madonna delle Grazie apparve in sogno ad una figlia di Federico II dicendole che aveva il desiderio di vedere edificata una chiesetta sul colle di fronte al castello. È chiamata veterana perché dopo la distruzione della Cattedrale è la chiesa più antica di Nicastro. Da rilevare al suo interno una tela raffigurante la Madonna con ai suoi piedi la principessa della leggenda. Vi era inoltre un'opera di grande valore eseguita da Francesco Colelli, solo che è stata trafugata e il pittore Giorgio Pinna l'ha riprodotta e collocata al posto dell'originale.
TEATRO GRANDINETTI :costruito a partire dal 1935 dall'imprenditore Francesco Grandinetti, il teatro venne inaugurato il 6 gennaio 1946.Il Teatro è stato ristrutturato nel 2010 ed acquisito dal Comune di Lamezia Terme.
CHIESA SAN GIUSEPPE ARTIGIANO :Chiesa di San Giuseppe Artigiano: la chiesa dedicata a San Giuseppe Artigiano, è ampia, luminosa ed accogliente. Nell'abside (opera del pittore lametino Maurizio Carnevali) è rappresentata la gloria del santo, le vetrate colorate raccontano la storia biblica di Giuseppe. È stata consacrata il 1 maggio 1998 e affidata alla Congregazione dei Salesiani di Don Bosco che si sono insediati il 13 settembre dello stesso anno. Attualmente la Chiesa è luogo di preghiera dei Padi Dehoniani.
CHIESA SANTA CATERINA: non si conosce la data di fondazione della chiesa, le fonti riportano soltanto che l'edificio fu sede della Confraternita dell'Immacolata e che fu ampliato alla fine del XVI secolo, periodo in cui furono aggiunte le due cappelle laterali.
CHIESA DI SAN TEOORO ; non si conosce la data di fondazione, anche se è attestata nei documenti a partire dal 1511, presenta un orologio del 1840, collocato sul campanile, sembra sia l'unico di questo tipo ancora funzionante. Al suo interno si può apprezzare un organo del 1600 el'altare maggiore costruito in stile barocco datato 1861;
AREA ARCHEOLOGICA DI TERINA: antica città nell'area di Sant'Eufemia Vetere scoperta in seguito agli scavi tra il 1997 e il 2002. E' testimonianza di una vera e propria rea urbana organizzata grazie al ritrovamento di strutture abitative ma soprattutto di monete, pesi da telaio ed una particolare laminetta bronzea incisa con la firma del Demiurgo ovvero il giudice di quell'epoca. Le campagne di scavi del sito archeologico sono state condotte dalla soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria in collaborazione con l'Associazione Archeologica Lametina.
ABBAZIA BENEDETTINA, di cui oggi restano soltanto poche tracce, fu fondata intorno al 1062/65 sui resti di un antico monastero bizantino dedicato a Sant'Eufemia. Vanta il primato di essere stata le prima abbazia fondata dai Normanni in Calabria da Roberto il Guiscardo sui resti di un antichissimo monastero bizantino. Le tracce che ancora rimangono hanno evidenziato che la struttura era composta da 3 navate, un transetto che termina in un'abside centrale e due absidi laterali. Luogo di controllo e centro della politica religiosa, economica e del territorio nella carta di fondazione dell'abbazia lo stesso Roberto il Guiscardo dichiara che metà di Nicastro, il Castello e il territorio di Maida e Martirano sono assoggettati alla sua giurisdizione. Fu il terremoto del 1638 a contribuire alla sua distruzione e il conseguente passaggio della giurisdizione all'ordine dell'ospedale di San Giovanni successivamente Ordine dei cavalieri di Malta (1529). ABBAZIA BENEDETTINA VISITA IL SITO
CASTELLO NORMANNO SVEVO: Fu costruito da Federico Il e a quel tempo vi fece imprigionare il figlio ribelle Enrico VII di Svezia. Domina dal quartiere di San Teodoro su tutta la Piana Lametina ma la struttura è ad oggi priva di elementi importanti in seguito al terremoto che colpì Nicastro nel 1609. nella stia lunga vita fu adibito a fabbrica per mano della famiglia D'Aquino e successivamente in carcere. Ma fu il secondo sisma a danneggiarlo ancor di più. La sua lunga storia è testimoniata dagli scavi archeologici realizzati nell'ambito di un programma di recupero che hanno riscoperto vestigia appartenenti ad epoche diverse.
BASTIONE DEI CAVALIERI DI MALTA: imponente torre di difesa costruita intorno al 1550 e ancora in ottimo stato di conservazione. Di appartenenza dei Gerosolimitani di Sant'Eufemia sorgeva nel feudo dei Cavalieri di Malta. La sua costruzione fu eseguito per volontà del viceré di Napoli Don Pietro di Toledo insieme ad altre torri costiere allo scopo di avvistamento e successivamente di difesa: ecco perché era munito di macchine belliche. La sua struttura originaria prevedeva anche un fossato che costeggiava Io stesso bastione a cui era possibile accedere grazie ad un ponte levatoio.
CATTEDRALE costruita nel 1640 e ristrutturata nel 1825 La sua caratteristica facciata a tre portali è in stile neoclassico con colonne binate. All'interno della struttura a croce latina sono conservati i busti dei papi Marcello II e Innocenzo IX, vescovi della città. L'interno è impreziosito da opere risalenti al '600.
MUSEO DIOCESANO: ha sede nel palazzo del Seminario Vescovile e custodisce oggetti d'arte sacra. Il pezzo più importante nonché il più antico della collezione che vi è all'interno un "cofanetto" in avorio dipinto del XII secolo ed in più le sculture in marmo del XVI-XVII secolo e le opere pittoriche di matrice barocca.
MUSEO ARCHEOLOGICO LAMETINO: inaugurato nel luglio 1997 è il risultato dell'impegno ventennale da parte dell'Associazione Archeologia Lametina. II Museo occupa il piano terra ed il primo piano di un edifico del centro storico, in Via Garibaldi ed è suddiviso in tre sezioni: Preistoria, Età Classica, Medioevo.
LUOGO DELLA MEMORIA: iI luogo della memoria è nato con lo scopo primario di recuperare e mantenere viva la tipica tradizione sambiasina, documentando la vita di un tempo con foto, libri, arredi e ambienti domestici fedelmente ricostruiti. Le sale ospitano quasi 1000 oggetti tipici dell'arredo familiare (stanza da letto, cucina, lavori agricoli e artigianato) ed in più una piccola biblioteca con documenti cartacei, archivi e fototeca. Di particolare interesse è la presenza di un laboratorio tessile con telai in legno.
CASA DEL LIBRO ANTICO: inaugurato nel 2002, è la sezione storica della biblioteca comunale. La sua importanza è di valorizzazione e custodia del materiale librario oltre all'organizzazione di incontri culturali, eventi espositivi e visite guidate nei vari percorsi storici. Vi sono raccolti oltre 2500 libri stampati tra i secoli XVI e XVX in vari centri italiani ed europei. Il reperimento di dati storici è possibile attraverso una rete di postazioni informatizzate di facile accesso per la banca dati oltre la consultazione diretta degli elementi cartacei presenti.
TERME DI CARONTE: acque sulfureo solfato alcalino terrose iodiche arsenicali che sgorgano a 39"C. La caratteristica della Acque Termali di Caronte si deve alla natura che ha traciato sopra il territorio di Sambiase un percorso sotterraneo di mineralizzazione nei terreni calcarei e cristallini. Le proprietà curative delle acque sorgive sono particolarmente adatte alla cura ed alla prevenzione delle malattie dell'apparato respiratorio e delle affezioni di orecchio, naso e gola. Le terme sono convenzionate. All'esterno del parco termale esiste la cosidetta "Gurna di Caronte" una piscina con acqua termale dove è possibile fare il bagno, frequentato da molti turisti e gente del posto. Erano conosciute dagli antichi bruzi, greci, romani, bizantini, normanni e dagli ispanico-francesi. Le fonti termali di Caronte esistono sin dall'antichità, grandi personaggi della storia italiana e soprattutto della storia europea classica e medievale tra i quali l'imperatore romano Antonino Pio , roberto il Guiscardo, e probabilmente suo fratello Ruggero. L'archeologo Paolo Orsi ribadisce testualmente: "le terme di Sambiase furono conosciute anche nell'antichità per i loro effetti salutari, e tutto induce a credere s'abbiano a identificare con le Aquae Angae di cui vi è anche un ricordo nella bella monetazione terinese. Le acque solfuree della sorgente Caronte hanno proprietà terapeutiche adatte a diverse patologie anche per la loro giusta temperatura, circa 39 °C, che consente di utilizzarle senza alcun intervento.
CHIESA SAN PANCRAZIO SAMBIASE, è la chiesa madre del paese e sorge nel cuore del centro storico dI sambiase su Corso Vittorio Emanuele. L'antico duomo dell'ex comune di Sambiase fu eretto nel XVI secolo per volere dell'università. A poco tempo dalla costruzione della nuova chiesa, un terribile terremoto la rase al suolo e nel 1595 la chiesa fu ricostruita. Nel 1783 fu nuovamente distrutta e ricostruita nel XIX secolo ad una sola navata. Ha una struttura a croce latina, tre navate, abside quadrangolare e cupola racchiusa all'esterno da un tiburio. Di stile neoclassica la chiesa è preceduta da una scalinata in pregiata pietra verde del Reventino. La facciata è caratterizzata dal grande timpano sotto il quale sono posti i suoi portoni laterali e il grande portone principale del duomo. L'interno è molto spazioso e adornato da un prezioso pulpito marmoreo e da un organo ottocentesco, abbellito ulteriormente da pregiati stucchi risalenti al 1815 e 1818 incominciati dall'architetto Pietro Procopio e terminati da Gregorio Cianflone. La navata centrale è dedicata a San Pancrazio ed è coperta da volta a botte abbellita da una serie di riquadri raffiguranti l'Adorazione dei Magi, le Nozze di Cana e il Battesimo di Gesù. Al Pallone è stato attribuito gran parte del ciclo pittorico contenuto dalla chiesa, (san Pancrazio che predica agli eretici e dentro un fastigio in stucco, la Madonna con il Bambino); quelli della volta del presbiterio (la Pentecoste e, in un tondo, Davide che suona l'arpa); quelli del tamburo della cupola (le Quattro Virtù cardinali) e, infine, i Quattro Evangelisti dei pennacchi (la tradizione vuole che uno dei Quattro Evangelisti sia stato realizzato dal Cavaliere Calabrese Mattia Preti).Le navate laterali sono sormontate da volta a crociera e sono delimitate lungo il perimetro laterale degli altari con figure di santi come il Crocifisso, San Luigi, la Madonna di Lourdes, San Giuseppe Cottolengo, San Francesco d'Assisi e San Pancrazio. L'ala sinistra è dedicata al santo Sacramento e termina in direzione dell'altare maggiore con l'omonima cappella che custodisce un'antichissima statua del Sacro Cuore di Cristo. In due pennacchi della cupola sono illustrate alcune scene bibliche, mentre al centro è un Cristo Eucaristia. La navata di destra è intitolata alla Vergine delle Grazie, antica titolare della chiesa, che contiene una bellissima statua lignea della Madonna restaurata recentemente e festeggiata con un triduo dal 5 all'8 settembre. Di particolare pregio la statua di san Francesco d'Assisi, un dipinto a olio di Eduardo Fiore che rappresenta la sacra Famiglia.
CHIESA DI SANTA TERESA A PIANO LUPPINO :La chiesa di SANTA tERESA nella frazione Piano Luppino fu costruita e consacrata nel 2004 per volere di don Pasquale Luzzo. La chiesa fa parte della Parrocchia del Carmine.La chiesa è in stile moderno. Sull'altare maggiore è situata una bellissima scultura del "Crocifisso in gloria" e accanto all'altare si trova la statua di Santa Teresa e la copia dell'icona della Madonna del carmine, la cui originale è conservata in parrocchia sulla nicchia della statua.
Santuario della MADONNA DI PORTO SALVO: è un piccolo e semplice santuario, nel suo interno si custodisce una meravigliosa statua della Madonna di Porto Salvo, insieme alla tela, situata sull'altare maggiore, che raffigura il miracolo della Madonna;
CHIESA DELL'ANNUNZIATA: in questa chiesa c'era già, nel 1601, una congregazione religiosa sotto il titolo di S. Giovanni, al quale Santo era intitolata prima la chiesa stessa. Poi la congregazione edificò una propria cappella nella Chiesa Matrice e la chiesa passò al nome dell'Annunziata. Inoltre la chiesa custodisce le statue dei "Mistiari", raffiguranti la passione e la morte di Gesù. La chiesa è conosciuta anche come "chiesa di Santa Lucia" poiché sull'altare maggiore si trova una statua della Santa;
CHIESA DELL'IMMACOLATA: edificata probabilmente nella seconda metà del Seicento, è stata sede dell'omonima Congregazione, come si evince da un documento del 1762 indirizzato al re Ferdinando IV di Borbone rinvenuto nella Sagrestia. La chiesa, sull'altare maggiore, possiede una bella statua lignea e antica dell'Immacolata e la altre statue sono: l'Ecce Homo, Gesù Bambino, Santa Caterina, San Giuseppe, San Pasquale e Sant'Anna. È decorata con affreschi sulle pareti e i cittadini ne sono molto devoti;
CHIESA DELL'ADDOLORATA: la chiesa è situata nel rione Miraglia. Si narra che anticamente esisteva un ROMITORIO dedicato alla Madonna dei Sette Dolori, e di conseguenza, gli abitanti costruirono la chiesetta.