ECOMUSEO LUOGO DELLA MEMORIA
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Ha riaperto il 21 marzo 2018 l’Ecomuseo Luogo della Memoria di Lamezia Terme, ideato e curato dal professore Umberto Zaffina,un luogo in cui il tempo s’è fermato. Una ricca raccolta di Umberto Zaffina, allestito in due vecchie abitazioni comunicanti, conserva suppellettili di uso domestico ed attrezzi da lavoro appartenenti ad artigiani e contadini locali operanti fino il 1940. L'allestimento è stato concepito con la finalità di riproporre, in spazi architettonici rimasti pressoché inalterati, le attività del falegname, del fabbro, del bottaio, del calzolaio, del muratore, del barbiere. Interessanti sono inoltre gli ambienti della cucina, del pranzo e del letto dove, tra gli altri oggetti, sono esposti: due stampi per dolci in pietra, alcune reggi-brocche di argilla per il focolare, quadretti sacri e altre rarità. A fare da guida all’interno dell’Ecomuseo Luogo della Memoria troveremo ora Mimmo Catania, grande conoscitore di pesi, misure e nomi antichi e già curatore del “Museo del Dialetto” di Dasà (VV). A lui il prof. Zaffina ha affidato il compito di far rivivere il museo. Mimmo Catania è stato molto impegnato anche nella riorganizzazione degli ambienti dello stabile stato supportato dal Progetto Gedeone. La ricchezza del nostro passato e la vita quotidiana locale d’un tempo è stata riproposta ai visitatori che si troveranno circondati dai veri attrezzi dei mestieri artigiani e contadini e da suppellettili d’uso domestico. Presso il museo si potranno apprendere nozioni sui sistemi di misurazione per gli alimenti e sulle tecniche di lavorazione al telaio e di preparazione delle fibre tessili a partire dalla ginestra; si avrà l’occasione di curiosare nei luoghi in cui dormivano, cucinavano e mangiavano i nostri nonni, si scoprirà come giocavano i bambini di una volta che spesso avevano come balocchi materiali di scarto, tra questi anche i primi mattoncini “Lego”, fatti astragalo di capra. Durante la visita sarà possibile riascoltare il dialetto per la descrizione degli oggetti e per la spiegazioni dei proverbi, sempre attuali, della saggezza popolare.
Prima d’entrare al museo si potrà visitare il centro storico di Sambiase dalla chiesa Matrice alla chiesa dell’Addolorata seguendo il racconto di Antonio Mangiafave del Progetto Gedeone supportato dai ragazzi del PLL del Lametino e Reventino. Tra le tappe l’interno e la loggia di Palazzo Cerra e l’antica fontana del Cantagalli e si potranno ammirare splendide decorazioni barocche. Lungo il cammino si potrà anche visitare la casa di Franco Costabile per poter approfondire gli studi sul poeta sambiasino.